Psammuthis (... – 393 a.C.) è stato un faraone della XXIX dinastia egizia.
Indice
1Biografia
2Titolatura
3Bibliografia
4Altri progetti
5Collegamenti esterni
Biografia
Alla morte di Neferite I, avvenuta nel 393 a.C., si formarono due fazioni entrambe con un proprio pretendente al trono: Muthis e Pasherienmut (cioè Psammuthis, usando il nome che ci è più noto dagli epitomatori di Manetone). Pare che il primo, che forse era figlio del predecessore, sia riuscito a regnare appena per qualche mese, salvo poi venire spodestato da Psammuthis. Questi riuscì a regnare a malapena un anno, durante il 393 a.C., dato che venne poi a sua volta detronizzato da Hakor, che ne sovrascrisse i cartigli sui monumenti (una forma di damnatio memoriae non infrequente nei confronti di sovrani considerati usurpatori dai loro successori), retrodatando di fatto la sua ascesa al trono e ponendosi come successore diretto di Neferite I.
Questo sovrano è citato da Eusebio di Cesarea, da Sesto Africano, da entrambe le liste della Cronaca demotica e da rari monumenti, scampati alla cancellazione ordinata da Hakor, che confermerebbero suoi lavori a Karnak e ad Akhmin. Le difficoltà nel collocare questo personaggio nell'effettivo ordine di successione all'interno della dinastia (Sesto Africano, ad esempio, lo colloca erroneamente - a differenza di tutte le altre fonti - come successore di Hakor) sono dovute agli scarsissimi riferimenti nelle liste al regno di Muthis, e soprattutto alle cancellazioni ad opera di Hakor.