considera le partite giocate in casa in campionato.
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 1971-1972.
Indice
1Stagione
2Divise
3Organigramma societario
4Rosa
5Risultati
5.1Serie A
5.1.1Girone di andata
5.1.2Girone di ritorno
5.2Coppa Italia
5.2.1Primo turno
5.2.2Secondo turno
5.3Coppa dei Campioni
6Statistiche
6.1Statistiche di squadra
7Note
8Bibliografia
9Collegamenti esterni
Stagione
«La partita non s'è svolta regolarmente dopo l'uscita di Boninsegna, colpito alla testa da una lattina. Il danno poteva essere molto più grave di quanto è stato. L'Inter ne è rimasta così frastornata che ha finito per perdere 7-1. Ma in quel momento il punteggio era di 1-1. Ci sono quindi tutti gli estremi per cancellare quella gara.»
(Tesi difensiva presentata dal vicepresidente del club, l'avvocato Giuseppe Prisco, alla commissione disciplinare dell'UEFA circa l'episodio noto come "partita della lattina".[4])
La stagione che fece seguito alla vittoria dell'undicesimo Scudetto segnò, di fatto, il «canto del cigno» per i reduci della Grande Inter[4]: alle prese con un imminente ricambio generazionale — scenario in cui, oltre alla conferma di Oriali e Bordon[5], si registrò l'esordio del sedicenne Bini —[6] i nerazzurri abdicarono in campionato[4][7], complice tra l'altro un mediocre rendimento casalingo con appena 8 vittorie davanti al proprio pubblico.[4] Sempre capitanata da Mazzola[8], la Beneamata — ormai lontana parente della compagine che aveva rimontato il Milan l'anno addietro —[9] consacrò nuovamente Boninsegna capocannoniere della Serie A[10][11]: autore di 24 realizzazioni[12][13], Bonimba risultò contestualmente il miglior marcatore stagionale dei meneghini.[14] La suddetta vena realizzativa non fu tuttavia sufficiente a garantire la difesa del titolo italiano[15], con l'Inter classificatasi al quinto posto — ex aequo con la Fiorentina —[4] a 7 lunghezze di ritardo dalla Juventus.[16]
In Coppa Campioni la formazione esordì sconfiggendo agevolmente l'AEK Atene[4], con una vittoria casalinga per 4-1 e una sconfitta per 2-3 in campo ellenico.[17] Avversario degli ottavi di finale fu il tedesco Borussia Mönchengladbach[4], prevalso con un netto 7-1 sul proprio terreno nella circostanza passata alla storia col nome di "partita della lattina"[4][18]: col risultato in parità, Boninsegna dovette abbandonare il gioco dopo essere rimasto ferito al capo da una lattina di Coca-Cola scagliato da un tifoso teutonico dagli spalti.[19] Ascrivendo all'episodio la causa dello sfavorevole esito agonistico[4], la società presentò un ricorso richiedendo la vittoria sub iudice dell'incontro[18]: tale reclamo fu tuttavia respinto dalla UEFA, i cui regolamenti denunciarono l'assenza di elementi legislativi volti a dirimere situazioni simili.[18]
La tesi difensiva avanzata dal vicepresidente Giuseppe Prisco — incentrata soprattutto sul largo passivo in termini di gol, fatto ricondotto dall'avvocato all'incidente occorso a Boninsegna —[18] venne successivamente accolta, determinando l'annullamento della gara e la conseguente ripetizione[4][18]: impostasi per 4-2 a San Siro[17], l'Inter strappò uno 0-0 nel retour match col giovane Bordon che neutralizzò un rigore di Sieloff.[20] Nel prosieguo del torneo la compagine di Invernizzi superò lo Standard Liegi per una rete segnata in trasferta[4][17], estromettendo quindi ai rigori il Celtic in semifinale[4][17]: approdata all'atto conclusivo del torneo, la Beneamata — con Frustalupi a rilevare Corso tra i titolari —[4] fu però battuta dall'olandese Ajax con una doppietta di Johan Cruyff.[21] In Coppa Italia — dopo un cappotto alla Reggina statisticamente ineguagliato sino al 2019 —[22] i meneghini furono invece eliminati nella seconda fase.[23]
^abcd(EN) Alessio Roscini, Statistiche Spettatori Serie A 1971-1972, su stadiapostcards.com.
^abcdefghijklmGrassia, Lotito, La lattina di Moenchengladbach, il capolavoro di Prisco, pp. 146-148.
^ Nicola Cecere, Quando Bordon strappò il posto a Lido Vieri, in La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 2004.
^ Roberto Perrone, Bini, il libero che stava dietro i «muri», su milano.corriere.it, 16 ottobre 2012.
^ Bruno Bernardi, Un super Boninsegna (4 gol) trascina l'Inter al successo, in Stampa Sera, 30 agosto 1971, p. 9.
^ Bruno Bernardi, Sbloccato il risultato da Mazzola i nerazzurri scordano il Borussia, in Stampa Sera, 25 ottobre 1971, p. 10.
^ Bruno Bernardi, Un'Inter triste vola verso Berlino, in Stampa Sera, 29 novembre 1971, p. 10.
^ Paolo Bertoldi, Facchetti e Boninsegna (due volte) "giustizieri" di un Bologna in crisi, in Stampa Sera, 6 dicembre 1971, p. 12.
^ Bruno Bernardi, L'Inter a "meno quattro" dalla Juve, in La Stampa, 7 gennaio 1972, p. 15.
^ Bruno Perucca, L'Inter si smarrisce nel festival del gol, in Stampa Sera, 10 gennaio 1972, p. 9.
^ Paolo Bertoldi, Inter, come in allenamento a Mantova, in Stampa Sera, 17 gennaio 1972, p. 10.
^ Paolo Bertoldi, Il "mago" beffa ancora l'Inter, in Stampa Sera, 21 febbraio 1972, p. 12.
^ Bruno Perucca, Causio, tre volte in gol, in Stampa Sera, 24 aprile 1972, p. 9.
^ Guido Lajolo, Boninsegna (2 gol) si scatena e per il Mantova è la Serie B, in Stampa Sera, 22 maggio 1972, p. 11.
^abcdIn Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
^abcde Marco Mensurati, Boninsegna e il giallo della lattina, Inter salvata dal maestro Prisco, su repubblica.it, 30 aprile 2009.
^ Dario Colombo, Bollicine nerazzurre, su gazzetta.it, 9 ottobre 2009.
^ Luca Curino, Berlino 1971, quando Bordon parò il «caso lattina», in La Gazzetta dello Sport, 21 novembre 2000.
^ Bruno Bernardi, Cruyff è l'inesorabile stoccatore: 2-0, in La Stampa, 1º giugno 1972, p. 14.
^ Andrea Sorrentino, L'altro calcio senza i tifosi, in la Repubblica, 14 gennaio 2019, p. 34.
^ Bruno Bernardi, Boninsegna (2 gol) e Mazzola rispondono ad Anastasi: 3-1, in Stampa Sera, 5 giugno 1972, p. 7.
^È morto Quarenghi, primo medico sociale, in la Repubblica, 18 luglio 1992, p. 37.
^Inter, l'addio a Quarenghi, in La Stampa, 18 luglio 1992, p. 27.
^Recupero della gara del 19 dicembre 1971, sospesa per nebbia al 16' sul punteggio di 0-0; cfr. Bruno Bernardi, L'Inter deve giocare entro quindici giorni, in Stampa Sera, 20 dicembre 1971, p. 10.
^abAnticipo al sabato disposto per l'impegno del mercoledì seguente in Coppa Campioni.
^Recupero della gara disputata il 20 ottobre 1971 e terminata per 7-1 in favore del Borussia, invalidata per irregolarità tecnica dalla UEFA; cfr. Bruno Bernardi, Colpito da una latta di "coca cola", in La Stampa, 21 ottobre 1971, p. 18.
^Inclusa la finale, giocata in campo neutro.
Bibliografia
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, p. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Almanacco Illustrato del Calcio 1973, Modena, Panini Editore, 1972, p. 468, ISSN 1129-3381 (WC · ACNP).
Collegamenti esterni
(EN) Serie A 1971-72, su rsssf.com.
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